Vittoria Chierici Mausoleo di Galla PlacidiaNagià Grom: ricordando
la Prima Guerra Mondiale.
Videoinstallazione nella
trincea austroungarica del
monte Nagià Grom, Mori.

Nel pomeriggio di domenica 15 giugno, l’artista italiana Vittoria Chierici produrrà una performance dedicata alla memoria della Prima guerra mondiale, realizzando una videoinstallazione nelle trincee del Nagià Grom, a nord di Mori.In alcuni punti del percorso saranno proiettate parti di un film (Entrenched) ideato da Vittoria Chierici assieme al regista americano Hall Powell, consistente nella elaborazione di immagini d’epoca. La proiezione sarà accompagnata da Marco Dalpane che eseguirà alla fisarmonica musiche da lui composte sulla base di motivi del tempo.
Micol Cossali realizzerà le riprese della performance.
La sintesi di immagini e di suoni pensata da Vittoria Chierici con la collaborazione di Powell e Dalpane viene proposta in un luogo dove un secolo fa, per quattro anni, centinaia di uomini hanno vissuto come soldati in guerra, abitando in caverne umide, lavorando senza sosta allo scavo di trincee e di gallerie, esposti quotidianamente alla morte per bombardamento.
Un ambiente fino a quel momento vissuto ed abitato da una popolazione contadina di montagna, nell’arco di pochi mesi è stato trasformato in un luogo predisposto per una guerra di cui pochi avevano intuito la portata e le dimensioni e che sembrava venire dal passato.
Il Nagià Grom è uno degli innumerevoli luoghi in cui cento anni fa si è combattuto, diversi l’uno dall’altro ma simili per la funzione espletata e per la fruizione che ne venne fatta. Il lungo, paziente e attento lavoro di recupero da parte di decine di volontari ha permesso di riportare alla luce il guscio vuoto di un evento ormai lontano. Oggi il luogo ha ritrovato un ritmo ed un silenzio che in quegli anni erano stati cancellati.
Le tracce rimaste fanno riaffiorare ai nostri occhi frammenti di immagini che la documentazione del tempo ci ha consegnato.
Il Nagià, rudere temporale oltre che sito di un’archelogia del contemporaneo, diventa luogo di una esperienza che, con il suo intervento, Vittoria Chierici fa affiorare alla coscienza.